Sofia Meda
Studio di architettura dei giardini
Progetti / Allestimenti
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Fotografia "Piante serrate"
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Podere Restelli
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Sul ciglio di un paesone lombardo che avrebbe dovuto essere dipinto da Bellotto e invece è stato raccontato da Testori, Sofia Meda coltiva le sue Dahlie. Le coltiva in vecchie serre di ghisa che appartengono da sempre alla sua famiglia, dopo averle ripulite e restaurate con grande fatica. Sono specie, e vecchie varietà ottocentesche, e qualche varietà più moderna, quasi tutte dai fiori grandi e molto colorati, indispensabili a comporre - insieme alle Zinnie, ai Tageti, ai Cosmos- lo scenario di quella festa paesana settembrina che ogni anno veniva organizzata da un'aristrocrazia padana troppo severa, troppo morigerata, che di quel tuffo nei colori aveva bisogno per tirare il fiato. Sofia, che riproduce le sue piante da talea e da seme, col sapere istintivo di una vecchia contadina, le coltiva senza cimarle lasciandole libere: queste sue ragazze, che nel vivaio cantano e ballano con le Rose botaniche, con certi rarissimi Iris color cinabro, con le Salvie più eleganti, spesso finiscono per comportarsi come menadi invasate. E la festa lombarda diventa un'orgia.

Umberto Pasti
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